lunedì 25 maggio 2015

Kitchen Machine, Kitchen Machine. Start!, (2014)




Chiarastella Calconi è romana e vive a Ciampino, Adele Pardi è trentina e vive a Fornace. Si sono conosciute a Trento e formano un " frullatore dove mischiare ingredienti e sensibilità diverse, giocare con i contrasti"... Nella "Kitchen Machine" convivono le macchine, le voci e l’arco. Propongono un CD/DVD: “1914 Terra di Nessuno” del live omonimo al Teatro Zandonai di Rovereto con il Coro S.Ilario. Nel Autunno 2014 esce l'EP in digitale auto-prodotto "Kitchen Machine. Start!", in download gratuito   di quale e estratto un divertente video. Il repertorio, concepito e arrangiato come un dj-live set electro acustico, racconta storie e inquadra personaggi della società contemporanea, a volte con toni grotteschi. Adele e Chiarastella sono compositrici e autrici di gran parte del repertorio, avvalendosi in alcuni brani della collaborazione degli autori esterni Marco Simiele, Gio.Venale e Ornela Marcon. Inoltre collabora al progetto Alice Colla, che cura il disegno luci e video mapping del live.L'idea di Kitchen Machine non si limita al classico "duo femminile". Il sogno è creare un contenitore, "ensemble" aperta, in cui gli elementi possano cambiare, ospitando a seconda delle produzioni artisti e interpreti diversi. Questo lavoro sulla "coralità" si riflette anche sui testi, che parlano al "noi" più spesso che al' "io”.
Il  loro EP e in scarico gratuito quindi potete goderne e apprezzare senza  moderazione!!!

venerdì 22 maggio 2015

Electric circus, Evoluzione EP, (2014)




Un bel circo di sonorita Jazz psichedelico si forma ad Arco intorno al trio Francesco Cretti - electric, acoustic, and classical guitar, Paolo Pilati - electric bass, acoustic guitar and harmonica, Paolo Urbani - drums and percussion, e intorno a quale si satellizzano altri componenti: Giuliano Buratti - Sax tenore,  Alessandro Leonardi - Tromba e anche Bruce Gil alle tastiere, se credo la loro pagina Bandcamp su del quale potete scaricare il loro primo EP. Poi, a sentire Paolo Urbani: "Il progetto parte da sonorità jazz per spaziare verso suoni blues e fusion, proposti con arrangiamenti elaborati e suoni di influenza psichedelica. Ispirati da artisti come Pat Metheny, Mulatu Astatke, BadBadNotGood, Weather Report, Groundation fino a Miles Davis e Billy Cobham, abbiamo costruito un repertorio che comprende rivisitazioni dei più famosi standard, ma anche cover più ricercate. I nostri concerti si strutturano a partire da una fase acustica, per articolarsi attraverso sonorità multicolore, che comprendono numerosi brani originali che caratterizzano il nostro sound." E che combinazione sono ANCHE sulla compilazione Vol2 del underground Trentino... quindi godetene senza moderazione!!!!